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1998-08-09 L'Arena - Beppe Montresor, Bizantina: soffia il vento caldo del Sud
Incanta un po' tutto nella proposta di questo gruppo che ha scelto, sin dalla sua formazione il «vento del sud» come denominatore comune del proprio repertorio: un affresco, quindi, pieno di colore, profumo e poesia, giocato sui diversi patrimoni popolari e tradizionali della Campania, della Calabria, della Puglia, della Basilicata, delle isole maggiori del Mediterraneo. Sonorità ricche, in qualche caso lambite da generi stilistici «estranei» come il jazz (la latineggiante coda strumentale, ricca di swing, alla suadente, ipnotica melodica di «Quando il sole è dote», un brano ispirato alla festa della Madonna Nera di Matera), ma sostanzialmente, e con grande buon gusto, rispettose dell'essenza tradizionale che caratterizza tarantelle, tammuriate, ninne nanne, ballate, o i «balli tondi» della Sardegna.
Incantano, innanzitutto, i meravigliosi intrecci vocali di Anna Granata e di Michaela D'Astuto, possente timbro lirico, che costruiscono dialoghi, contrappunti, poliritmie di fascino arcaico e di dolcissima intensità. A loro si affianca, in qualche caso, anche la voce della polistrumentista Susanna Crociani, efficacissima e perfettamente in linea con la magia di questo repertorio anche al flauto dolce e a strumenti apparentemente estranei a questa tradizione come il clarinetto e soprattutto il sax soprano. Ma tutto il gruppo, con una menzione particolare a Emiliano Benassai (piano e fisarmonica).
Stupisce favorevolmente, anche, la capacità di costruire, su riarrangiamenti per lo più di melodie tradizionali, testi originali, nei vari dialetti, a loro volta dal magico sapore tradizionale. Testimonianza, evidentemente, di un assimilazione lunga anche a questo livello del «vento del sud». «Tarantella del Gargano», «Occhi neri», «Terra», sono indicativi esempi in tal senso, e la storia d'amore narrata in «Riturnella» ha il sapore e la cadenza, stranamente, di una celtica folk ballad. Di straordinaria bellezza, poi, si rivela «'E notte», struggente melodia dedicata alle stelle: «so tutte bbelle / pecché stanno luntanu / comme a te»; il testo è tratto da una poesia di Eduardo De Filippo.  
Un altro progetto MAX s.o.s.