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2002-11-01 Traditional Arranged - Loris Bohm, Recensione del FIMU di Belfort

TRADITIONAL ARRANGED, unico media italiano ufficialmente ammesso ad accompagnare Hirio Eventi (che cura le selezioni ar­tistiche italiane del festival), ha il compito di testimoniare questo straordinario festival, un festival di musica "totale" che non ha eguali al mondo. Il FIMU, ancora poco conosciuto in Italia, è a tutti gli effetti l'unico punto di riferimento per gli artisti non professionisti e universitari. Ovviamente anche formazioni "fuori quota" sono ammesse, purchè abbiano alle spalle un lavoro di ricerca significativo sulla musica tradizionale.
Ma FIMU non è solo folk e tradizione, è anche rock, jazz, avanguardia, classica... in tutte le sfaccettature possibili; tutto il mondo è rappresen­tato in questo evento realmente unico nel suo genere, che raduna in to­tale oltre duemilacinquecento ar­tisti per tre giorni all'anno. La par­ticolarità di questo festival è ap­punto il confronto tra tutti i generi musicali che permette la scoperta di un pubblico che apprezza la musica folk almeno quanto quella di generi più commerciali. Tutte le formazioni, tutti i generi musicali, tutte le nazioni hanno espresso il meglio della qualità che potevano, esiste infatti in ogni na­zione una preselezione per chi aspira a partecipare al FIMU, quella finale si svolge a Belfort e decide chi e quanti rappresentanti verranno invitati per ogni nazione. L'Italia aveva già stabilito un pri­mato ottenendo ben sette inviti per la musica tradizionale, merito della selezione di, alta qualità presentata da Hirio Eventi... inoltre anche nel settore della musica classica abbiamo avuto dei rappresentanti al FIMU.
È stato un successo senza precedenti per le formazioni italiane.
Il quotidiano Le Pays il giorno dopo riportava come titolo di testa per le pagine dedicate al FIMU:«FORZA ITALIA! Il cuore del festival belfortino batte per te; com'è nato quest'amore?», un complimento tutto ri­volto all'organizzazione Hirio veramente inconsueto e ricco di significato.
L'impossibilità concreta di seguire tutti gli eventi rende la cronaca scarsa... ma parlare di tutti i musicisti sarebbe cosa assai ardua e richie­derebbe comunque uno spazio veramente enorme. Una folla straripante, immensa, inconsueta per i musicisti italiani, ha ri­chiesto a gran voce altri bis a Salemi e Bizantina procurando qualche problema ai tecnici per i tempi stretti di cambio scena. Un pubblico magnifico e ordinato, attento alla musica 24 ore su 24, par­tecipe e protagonista dell'evento, mai distratto, come spesso si può riscontrare in diversi "festival" anche nostrani dove il pubblico (privo di cultura musicale) si disinteressa completamente di chi suona. La mattina dopo la fine del festival a Belfort tutto era ripulito ed in ordine come se non fosse successo nulla! Amore per la musica e amore per l'ordine.
Il quotidiano L'Est Républicain ha valutato circa centomila spettatori in tre giorni, (nonostante la pioggia del primo giorno), un bel record per un festival europeo.
L'organizzazione è stata inappuntabile: una folta schiera di "pilot" ha monitorato tutte le aree del festival, regolando, per esempio, l'accesso al pubblico durante il concerto della nostra FereBandAperta, nell'elegante ma limitato cortile del Municipio, distribuendo i turni dei pasti affinché le migliaia di musicisti potessero rifocillarsi senza attendere per ore. Un'organizzazione che doveva necessariamente essere perfetta, perchè sarebbe bastato un granello di sabbia per far inceppare un meccanismo così complesso come è quello del FIMU. Unico intervento della polizia locale, a festival finito, per "calmare" gli scatenati musicisti italiani che, insieme a quelli portoghesi, francesi, spagnoli, ecc. improvvisavano jam sessions "fuori orario" nelle strade del centro. Hanno detto: «Ragazzi, ci siamo divertiti tutti, ma adesso la gente vuole dormire... è meglio che anche voi andate a riposarvi!!»; l'invito è stato eseguito senza discussioni, anche perchè eravamo effettiva­mente stanchi della maratona sonora. Dalle finestre qualcuno ci ha sa­lutato cantando una melodia italiana...
 
Un altro progetto MAX s.o.s.