Associazione Culturale Bizantina
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Michelangelo
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Nascono a Firenze, lì incrociano le loro storie. E raccontano musica del sud italiano, raccontano musica del sud del mondo. Quando suonano loro, è impossibile non ballare, non sentirsi coinvolti, non voler fare parte del loro gioco. Dalla taranta al canto popolare, hanno recuperato le tradizioni e ricercano nel suono del futuro. Sono i Bizantina, oggi premiati da pubblico e critica. Ieri, artisti di strada, vincitori dieci anni fa del festival “On the Road” di Pelago. Quello nel quale si incontrano i busker di tutto il mondo.
Da allora, ne hanno fatti di concerti. Da Arezzo Wave al concerto per Amnesty International, e tournée nel mondo: da Capo Verde al Belgio, alla Spagna, al Pòrtogallo. E da ogni paese, da ogni viaggio hanno tratto altre suggestioni, altra linfa per la loro musica. Così, la musica della Campania, della Calabria, della Puglia si mescola a quella del Portogallo, delle isole del Mediterraneo. E tutto nasce a Firenze. Qui nascono gli intrecci vocali di Michaela D’Astuto, voce forte, robusta, passionale; e i ghirigori musicali della polistrumentista Susanna Crociani, che suona il sax, il clarino, il flauto e qualsiasi cosa abbia somiglianza a uno strumento a fiato.
[...] E’ importante, conoscere la vita, conoscere il lavoro, per fare musica. In uno dei brani dei Bizantina, “PanormoZahir”, il percussionista Rocco Zecca suona due cucchiai da cucina. A proposito degli altri musicisti: chitarre e mandola sono suonate da Marcello Melighetti, la fisarmonica adesso è affidata a Emiliano Benassai, dopo essere stata suonata da Mirko Biagini; il basso e il contrabbasso da Michelangelo Zorzit, la batteria e le percussioni da Mauro De Lillo.
Con questa formazione, i Bizantina sviluppano una quantità di musica e di suono difficile da immaginare: un impatto dal vivo che è entusiasmante, sia quando intrecciano i fili sonori di una ninna nanna, sia quando intonano “Brigante se more”, canto rivoluzionario ottocentesco/sessantottino di Eugenio Bennato. Negli anni, hanno incontrato e si sono fatti apprezzare da molti musicisti: da Miriam Makeba a Vinicio Capossela.